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Mercanti e notabili

La presente ricerca è indubbiamente uno strumento complesso di analisi e introspezione di un epoca lontana, di usi e costumi, di famiglie e beni prodotti, di migrazioni e tradizioni, di commerci e valori necessari alla sopravvivenza, di personalità che dalla nostra Valle hanno segnato territori lontani, ricerca che non tende a semplificare i problemi di quei tempi, bensì li descrive da varie angolazioni: troviamo analisi quantitativa dei dati e valori di riferimento, elaborazione di “mappe” dei trasferimenti nel tempo, riproduzioni di documenti da archivi, testi documentali dei notai dell’epoca, fotografie di persone, loghi e stemmi a testimonianza di una indiscutibile veridicità delle fonti.

La lettura ci proietta in un mondo sconosciuto, ci induce a fantasticare le genti e i luoghi che prima di noi hanno segnato la Valle Imagna, ci conduce a tempi dove l’ingegno era condizione per la sopravvivenza, ci ricorda le prime emigrazioni d’altri tempi non meno ardue di quelle succedute in tempi a noi vicini, comunque apre un orizzonte ai più sconosciuto e, per solo questa ragione, fonte di arricchimento culturale.

Ma perché conoscere mestieri, personalità, mobilità, economia, popolazione, famiglie, fatiche e tradizioni di quei tempi?

Ma perché dedicare preziose energie in laboriose e defatiganti ricerche, sovente caratterizzate da multipli accertamenti sulla veridicità delle fonti?

Ma perché diffondere con ogni possibile mezzo il prodotto di tali preziosi elaborati storici, con il rischio che restino disattesi ovvero addirittura superflui?

Ecco le domande che mi sono posto, ecco la ricerca di senso a questa ennesima preziosa fatica di Robert Invernizzi.

Certamente la ricerca non intende essere occasione per consolarci del presente benessere, né tantomeno vuole essere semplice curiosità sul come e chi prima di noi ha solcato il nostro territorio.

A ciascuno dei lettori il compito di fornire personali risposte.

Dalla diffusione di questo importante strumento di analisi, non certo il primo di Robert Invernizzi, può partire un percorso di condivisione della nostra comune storia, una storia che può e deve coinvolgere le istituzioni locali, le realtà associative, le famiglie, il sistema scolastico e formativo al fine di permettere una comune lettura che faccia delle nostre tradizioni tanto un vanto, quanto una indispensabile e straordinaria fondamenta su cui si è edificata la società dell’oggi.

E’ un’occasione imperdibile se intendiamo fare da argine alle nuove forme di superficiale conoscenza del noi prima di noi, sconfinando talvolta nel “nulla prima di noi “.

La nostra gratitudine va a Robert Invernizzi che ha lavorato e studiato per consentirci questa opportunità di crescita culturale, offrendoci un ulteriore strumento prezioso che servirà a quanti, volenterosi della valle Imagna, si impegnano per la comunità di allora, di oggi, di domani.

Zaccheo Moscheni

 

PDF = Mercanti ed alcune personalità di spicco originari dell’Alta valle Imagna